Thursday 26 March 2009

INAZ


c'è chi lo ama e c'è chi ...lo odia!!!

( ... oggi lo odio!!!)

Sunday 22 March 2009

Saturday 21 March 2009

Primavera




Stamane appena arrivati in campagna, un vento di tramontana ci assale, fa freddo, eppure l'aria è diversa: si sente quasi un profumo diverso.
E' tornato il nostro pettirosso, visitatore da qualche tempo abituale, picchietta di nuovo sui vetri della finestra della cucina.
Sugli alberi i primi germogli. Sui monti intorno c'è ancora la neve, ieri notte ancora quelche fiocchetto.
Il freddo è pungente. Ma il sole finalmente fa capolino tra le nuvole e ti scalda in un un grande abbraccio; si lavora insieme io e Le', al sole, ad estirpare erbacce, a preparare il terreno per la nuova semina. Siamo in silenzio, quasi mi dispiace disturbare i suoni della campagna: c'è il pettirosso che canta, e più in là, sulla quercia grande, la tortora; il vento muove i rami delle quercie e degli olivi , accarezza l'erba alta nel campo sottostante.

Friday 20 March 2009

Maeva'



Eccomi: sono Maevà.

Oggi compio 3 mesi e sono pronta per la prima vaccinazione.
Abito a Mégève con mamma Melissa e papà Florent e i miei nonni Serge e Teresa impazziscono per me!



Thursday 19 March 2009

Festa del Papà

Auguri papa'!

E' stato bello sentirti stamattina: ti sei emozionato solo ascoltando i miei auguri!
Ultimamente è tutto molto faticoso, mi dici che sei stanco, da troppo tempo, ma devi continuare a combattere!
Noi siamo con te, vicino a te, insieme con la mamma e le tue adorate nipoti.

Auguri a tutti i papà , a tutti quelli che ancora non lo sono, ma stanno per diventarlo!
Auguri a tutti i Giuseppe e a tutte le Giuseppina!
Auguri a tutti i papà perchè sappiano insegnare ai loro figli l'amore e la saggezza, la prudenza e il buon senso, l'equilibrio e la riflessione, la solidarietà e la benevolenza!

Tuesday 17 March 2009

Palurzveige

Palurzveige
- Gattice -


e con la primavera è arrivato a casa ...l'albero di Pasqua!

E' una tradizione tipicamente ladina, dal nome della pianta intraducibile, che ormai da anni riproponiamo anche in casa nostra, con grande gioia dei miei gatti che si avventano ripetutamente sui rami più bassi per afferrare gli ovetti.

Gli ovetti sono di legno dipinti a mano!


Per prendere gli arbusti occorre fare acrobazie perchè crescono lungo le rive del fiume e quest'anno, viste le abbondanti nevicate, era veramente difficile arrivarci se non volevi sprofondare in circa 2 metri di neve.

Ma il sig. Reinè, proprietario della Utia L'Tamà sulla pista Santa Croce, dopo un po' di moine me li ha gentilmente regalati ! Grazie.

Saturday 14 March 2009

La cooperativa di Cortina

Ovviamente non poteva mancare la gita a Cortina, splendida perla nella valle ampezzana, incorniciata tra le Dolomiti con le Tofane, il Faloria, il Cristallo, più in la la Croda da Lago, il Sorapis e il Pelmo.


La storia della Cooperativa di Cortina d'Ampezzo è strettamente intrecciata alle vicende sociali, economiche e turistiche della conca d’Ampezzo e delle sue genti. Quella registrata il 28 giugno 1893 nel libro delle nuove ditte della Camera di Commercio di Bolzano come “Consumverein Ampezzo”, è la prima cooperativa di consumo dell’intero Sudtirolo.

Ma le radici della Cooperativa sono ancora più profonde. La necessaria solidarietà che ha sempre accompagnato la vita della gente di montagna si era infatti concretizzata, lungo i secoli passati, nel “fóntego”, un magazzino istituito dal Comune per fornire a prezzo di costo, e talvolta gratuitamente ai più bisognosi, beni di prima necessità, utili per le attività agricole e pastorali e per le esigenze della vita quotidiana. La chiusura del fóntego, nel 1888, accentuò l’esigenza di creare un’istituzione dalla stessa funzione calmieratrice, che fornisse quei prodotti ai prezzi più convenienti e fu per questo che venticinque intraprendenti promotori decisero di riunirsi per dare inizio ad una nuova attività con la costituzione della Società Cooperativa.
Nasceva così, con la prudenza dettata dalla saggezza, una struttura che, con il passare del tempo, sarebbe diventata parte integrante della comunità ampezzana. All’inizio infatti il punto di vendita era un modesto magazzino a Pontechiesa, un locale aperto poche ore la settimana, con un solo dipendente, pagato sei fiorini al mese.
Vi si poteva acquistare grano, granoturco, farina e stoffe, e in un secondo momento sale, petrolio, olio, cuoio, ferramenta. Gli acquisti erano riservati solo ai soci. Nel verbale dell’Adunanza generale del 9 luglio 1893 si leggono queste precise indicazioni riguardanti l’orario di apertura:
a) nei giorni domenicali e festivi dopo Messa Prima fino a mezz’ora prima della Messa cantata, dopo questa fino ad un’ora pomeridiana e dopo il Vespero fino al suono dell’Ave Maria;
b) nel mercoledì fino a mezzogiorno
”.

La vediamo con tutti i suoi dipendenti all'inizio del secolo , mentre oggi ne conta più di duecento.



Oggi è un moderno magazzino a tre piani che vende di tutto e anche di più.


La Cooperativa è una tradizione: devi entrare e qualcosa devi comperare.
Vi suggerisco il secondo piano dove , per chi ama soprattutto il tirolese ed altro: trovi le stoffe, i tendaggi, pizzi e merletti, fatti anche a mano dalle vecchiette che ancora incontri in qualche paesino più in la, verso il confine, sedute sulla sediola fuori la porta di casa a lavorare.

Ce n'è di tutti i colori, di tutte le misure, ed è difficile scegliere, ma qualcosa ho trovato: due scampoli per fare un copritavolo per la mia cucina country e un misto lino da crocettare.

Per il copritavolo farò un merletto in ecru che può andar bene per entrambi i lati, visto che è double face.



Per l'altro tessuto ho preso anche un bel bordino che ricorda le stelle alpine per farne delle tendine di una credenza in campagna.

E' tempo di vacanze






Una gita veloce e siamo già fuori città: direzione Corvara in Alta Val Badia.
Il nostro albergo è situato proprio ai piedi del magifico Sassongher, che ci sovrasta con la sua grande mole.
I paesaggi, le cime innevate, i colori ci danno veramente una emozione intensa.
La temperatura è molto bassa, siamo sempre sotto lo zero, ma il sole è caldo e ci riscalda un po'.
C'è tantissima neve non solo sulle cime, i tetti sono coperti da strati e strati di neve, qui la primavera è ancora lontana.
Al tramonto quando il sole rosso scende e riflette sule rocce dolomitiche: è splendido!


Passo Valparola, siamo a -8. Il vento gelido, appena scesa dall'auto,mi assale.

E quando si avvicina l'ora di pranzo, ci sono tantissimi rifugi che ci ristorano con tanti piatti tipici: polenta con salsiccia e gulasch , canederli di speck in brodo, uova fritte con speck e patate e per finire il gustosissimo Kaiserschmarrn, una frittata dolce con uva passa e marmellata di mirtillo. Una vera bontà!
Dalla baita dell'"Oies", la Tana dell'Orso, lungo la pista di Santa Croce a Pedraces, arriva un profumino di maialino allo spiedo. E' un luogo ricco di fascino, con i legni antichi, le finestrelle, le tendine e quelle centinaia di orsetti di peluche. C'è anche un'altra sala, quella delle streghe, molto diversa ma altrettanto bella e singolare.
La gente del luogo è in po' fredda, solitamente non sono molto cordiali, devi imparare a conoscerli, sono molto riservati, abituati a stare in casa, lontano dai nostri luoghi affollati. La quiete e il silenzio sono la loro compagnia.
Qui si parla il ladino che deriva dal "latino" volgare dei conquistatori romani. Si tratta di una vera e propria lingua romanza con influssi italiani, francesi e spagnoli che la gente del luogo continua a parlare per la quasi totalità.

vista di Corvara dal mio appartamento

Ed è già tempo di partire, pochi giorni soltanto. Ma è tanta la pace che porti con te.

Il ricordo di bianche cime e di abeti con i loro rami carichi di neve accompagneranno il nostro lungo viaggio di ritorno.

E' tanta la nostalgia dei luoghi, ma mi rincuora sapere che in estate una baita ci attende : è la baita La Flu.

La baita La Flu

Uncinetto



Eccoti accontentata Bricolo!

E' una greca lunga circa 2,40 cm alla quale ne seguirà un'altra.
Dovranno poi essere inserite in tre teli di lino antico, il tutto rifinito con una bordura alta cm 20.

Risultato finale: una coperta matrimoniale.
La mia amica Luisa ne ha già fatte due ( ha quattro figlie e quindi è ancora all'opera) e Chicca, non appena le ha viste, se ne è innamorata e mi ha messa al lavoro.
Intanto lei studia e crocetta!




Wednesday 4 March 2009

Aspettate un attimo!


Aspettate un attimo, quanto correte, non faccio in tempo a leggervi tutti!
Mania del blog, mania del punto croce, quanti lavori, bellissimi lavori, ma state sempre a lavorare?
Di quante ore sono le vostre giornate ?
La sera , dopo una lunga giornata , rigoverno, sistemo ben benino la cucina, arrivo finalmente in salotto e ... lo vedo: il divano nuovo è li, più grande, bello ed invitante. Ma ahime' la mia cucciola - si fa per dire - se ne è già appropriata, ma non si è semplicemente seduta, bensì si è sistemata sotto la lampada, il cuscinone dietro la schiena, la famosa tela Aida in grembo, la scatola con i fili da un lato, dall'altro lato ha sistemato il coperchio della scatola con altre matassine di colore, ancora più in la c'è lo schema da seguire ... e poi per finire Minù e Fiocco che, strizzando gli occhi, fanno finta di non vedere nè sentire e non si spostano di un millimetro.
Non manca, poggiato elegantemente sul pavimento, il portatile: il filo che attraversa la stanza ( se ti sbagli, vai lunga) il pc è aperto sulle foto, centinaia vi assicuro, in uno splendido archivio suddivise per tipologia, con tutti gli schemi. Mio Dio, Aida e fili ovunque!

Insomma difficile sedersi sul divano!

Trovo un posticino e inizio il mio lavoro: una coperta a filet!
seguiranno foto - lo fate tutti - dei miei primi 2,50 metri di lavoro!fatti di notte, o durante le attese, le lunghe attese del martedì.