Friday 22 February 2008

Ingrid Betancourt


L'ha scritta Ingrid Betancourt, candidata democratica alle presidenziali colombiane che si batteva per la giustizia sociale in Colombia , rapita il 23 febbraio 2002.
La lettera è stata trovata dalla polizia di Bogotà catturando un gruppo di guerriglieri, era diretta alla signora Yolanda Pulecio, «mamita». Dodici pagine di scrittura regolare e densa. La prova in vita dell'ostaggio più celebre delle Farc, dopo oltre quattro anni di silenzio e sei anni di prigionia.
«Qui la giungla è molto fitta, i raggi del sole vi penetrano a fatica. Ma è soprattutto un deserto di affetti, di solidarietà, di tenerezza... Ho cercato di conservare la speranza così come si tiene la testa sopra il pelo dell'acqua. Ma oggi, mamita,
mi sento sconfitta... Non mangio più, perdo molti capelli, non ho voglia di niente. Credo che l'unica cosa positiva sia questa: non aver voglia di niente. Perché qui, in questa giungla
, l'unica risposta è "no". Allora è meglio non desiderare nulla ».
Racconta di sei anni di umiliazioni e violenze. «Qui la vita non è vita — scrive Ingrid — è solo un lugubre spreco di tempo. Vivo o sopravvivo su un'amaca tesa tra due pali, ricoperta da una zanzariera e da una tenda che fa da tetto e mi lascia pensare che ho una casa...» ...

Se questa è vita.....

Thursday 21 February 2008

L'embrione con tre genitori


Annunciano i ricercatori britannici di aver creato nei loro laboratori dell'Università di Newcastle alcuni embrioni con un papà e due mamme!
L'obiettivo degli studiosi è quello di scongiurare al nascituro una serie di gravi malatie ereditarie. L'embrione contiene il Dna di un uomo e di due donne per evitare che donne affette da malattie mitocondriali, tra cui epilessia, cecità, sordità, distrofia muscolare e altre malattie dello sviluppo possano trasmetterle ai loro figli.
I ricercatori hanno condotto l'esperimento prelevando il nucleo contenente il materiale genetico del padre e della madre, affetta da una malattia mitocondriale, per poi impiantarlo nell'ovulo di una donatrice, il cui Dna era stato rimosso, ad eccezione dei geni che controllano lo sviluppo del mitocondrio ( organo che fornisce energia alle cellule ).
Risultato: gli embrioni si sono sviluppati normalmente.

Ora da persona di scienza direi che è un enorme passo avanti: c'è la possibilità di aiutare le famiglie che non vogliono mettere al mondo figli malati.
Ma come sempre c'è di contro la possibilità che questo venga utilizzato in modo anomalo da gente senza scupoli per creare bambini su misura.
Il fine dell'esperimento è nobile perchè ha un obiettivo terapeutico, ma i dubbi restano.
Siamo veramente pronti per modificare la vita ?

Thursday 14 February 2008