Saturday 14 March 2009

E' tempo di vacanze






Una gita veloce e siamo già fuori città: direzione Corvara in Alta Val Badia.
Il nostro albergo è situato proprio ai piedi del magifico Sassongher, che ci sovrasta con la sua grande mole.
I paesaggi, le cime innevate, i colori ci danno veramente una emozione intensa.
La temperatura è molto bassa, siamo sempre sotto lo zero, ma il sole è caldo e ci riscalda un po'.
C'è tantissima neve non solo sulle cime, i tetti sono coperti da strati e strati di neve, qui la primavera è ancora lontana.
Al tramonto quando il sole rosso scende e riflette sule rocce dolomitiche: è splendido!


Passo Valparola, siamo a -8. Il vento gelido, appena scesa dall'auto,mi assale.

E quando si avvicina l'ora di pranzo, ci sono tantissimi rifugi che ci ristorano con tanti piatti tipici: polenta con salsiccia e gulasch , canederli di speck in brodo, uova fritte con speck e patate e per finire il gustosissimo Kaiserschmarrn, una frittata dolce con uva passa e marmellata di mirtillo. Una vera bontà!
Dalla baita dell'"Oies", la Tana dell'Orso, lungo la pista di Santa Croce a Pedraces, arriva un profumino di maialino allo spiedo. E' un luogo ricco di fascino, con i legni antichi, le finestrelle, le tendine e quelle centinaia di orsetti di peluche. C'è anche un'altra sala, quella delle streghe, molto diversa ma altrettanto bella e singolare.
La gente del luogo è in po' fredda, solitamente non sono molto cordiali, devi imparare a conoscerli, sono molto riservati, abituati a stare in casa, lontano dai nostri luoghi affollati. La quiete e il silenzio sono la loro compagnia.
Qui si parla il ladino che deriva dal "latino" volgare dei conquistatori romani. Si tratta di una vera e propria lingua romanza con influssi italiani, francesi e spagnoli che la gente del luogo continua a parlare per la quasi totalità.

vista di Corvara dal mio appartamento

Ed è già tempo di partire, pochi giorni soltanto. Ma è tanta la pace che porti con te.

Il ricordo di bianche cime e di abeti con i loro rami carichi di neve accompagneranno il nostro lungo viaggio di ritorno.

E' tanta la nostalgia dei luoghi, ma mi rincuora sapere che in estate una baita ci attende : è la baita La Flu.

La baita La Flu

2 comments:

wonder perlina said...

Non vedo l'ora di partire anche io solo che l'appennino non è come le dolomiti. Ma mi accontenterò. Bacissimi xxxxxxxxxxxxx

Mina said...

l'importante è ... partire!
baci baci