Sunday 7 June 2009

Ischia

Ecco la nostra meta di qualche settimana fa.



Arriviamo a Casamicciola venerdì sera: piove, ma la vista del porticciolo con le casette variopinte e i piccoli taxi che si arrampicano lungo le viuzze piccole e malmesse, ci affascina ugualmente. Il ticchettio della pioggia ci accompagna lungo il viaggio, breve veramente.
Forio ci attende con il suo piccolo albergo di charme, il "Nettuno": splendida vista dal mio balconcino sulla baia. La chiesa del Buon Consiglio si erge proprio dinanzi a noi, sul piccolo promontorio, con la sua facciata bianca e adornata da una ricca scala ricoperta di preziose maioliche del '700 luccicanti, quasi volessero indicare la strada ai naviganti.
Lo stile è inconfondibile: la chiesa, sia pure nella elegante semplicità, riassume l'architettura greco-bizantina, moresca e mediterranea in una mirabile fusione di graziose e armoniche forme.

Il mattino sucessivo la nostra vicina di "casa" pulisce le verdure sulla sua seggioletta fuori la porta, e ci invita a mangiare le sue salsicce e broccoletti freschi dell'orto. Sarà per un'altra volta!



Ci dirigiamo verso il famoso "Giardini Poseidon Terme" uno dei centri termali più famosi dell'isola.
Il tempo non è bellissino, ma fa lo stesso: le piscine sono tante e l'acqua va da i 32° fino ai 40°, per poi riscendere a 15°! La sensazione che provi nell'acqua cosi' calda è meravigliosa!








L'attività vulcanica ad Ischia è stata generalmente caratterizzata da eruzioni non molto consistenti e a grande distanza di tempo. Dopo le eruzioni in epoca greca e romana, l'ultima è avvenuta nel 1301 nel settore orientale dell'isola con una breve colata giunta fino al mare.

Le acque termali dell'Isola d'Ischia sono ben conosciute ed utilizzate fin dall'antichità. Già i primi coloni Euboici (VIII secolo a.C.) apprezzavano ed usavano le acque delle sorgenti termali dell'Isola.
I Greci infatti utilizzavano le acque termali per ritemprare lo spirito ed il corpo e come rimedio per la guarigione dei postumi di ferite di guerra attribuendo alle acque ed ai vapori che sgorgavano dalla terra poteri soprannaturali.
Se i Greci furono i primi popoli a conoscere i poteri delle acque termali, i Romani le esaltarono come strumento di cura e relax attraverso la realizzazione di Thermae pubbliche ed utilizzarono sicuramente e proficuamente le numerose sorgenti dell'Isola.
Il declino della potenza di Roma coincise con l'abbandono dell'uso delle terme anche ad Ischia.
Di terme si riprende attivamente a parlare nel Rinascimento quando,affascinati dal clima e dai fenomeni di vulcanismo secondario come le fumarole e le acque termali, un gruppo di nobili filantropi napoletani fece edificare nel comune di Casamicciola il "Pio Monte della Misericordia", uno stabilimento termale, all'epoca più grande d'Europa, per permettere anche a chi non aveva adeguate possibilità economiche di godere delle qualità terapeutiche delle locali acque termali.



La sera siamo a Lacco Ameno, un'altra località dove si festeggia la festa della Santa patrona : S.Restituta.
La Santa,vergine e martire africana, forse originaria di Cartagine e figlia del re Genserico, fu sorpresa nel 304 dalle persecuzioni anticristiane e dal suo stesso padre condannata a morte.

La leggenda narra che la Santa, stremata dalle torture, fu posta su di una barca carica di stoppa, intrisa di resina e pece; quando questa fu portata al largo dai carnefici e data alle fiamme, la Santa rimase illesa, mentre il fuoco annientò l’altra imbarcazione con i suoi occupanti. Restituta ringraziò il Signore, e invocò che un Angelo la accompagnasse durante la traversata: esaudita, riconoscente domandò di accedere alla pace eterna e serenamente spirò.
Una tradizione ultramillenaria narra ancora che la barca, guidata dall’Angelo, approdò all’isola di Ischia, toccando terra nella località detta “ad ripas”, oggi San Montano.
Viveva in quel luogo una matrona cristiana di nome Lucina: avvertita in sogno dall’Angelo, si recò sulla spiaggia, dove trovò l’imbarcazione arenata e in essa il corpo intatto e splendente di Restituta.
Radunata la popolazione, venne data solenne sepoltura alla Martire.

Ancora oggi, ogni anno per la ricorrenza del martirio, viene fatta la rievocazione storica: una moltitudine di persone, in costume d'epoca, attende sulla spiaggia illuminata dai falò l'arrivo della santa, dopo che nella baia una barca viene data al fuoco. E come ogni anno, mi dicono i popolani, soffia un tremendo vento di scirocco che aiuterà la barca ad arrivare sino alla spiaggia!



Domenica si riparte, ma non senza aver dato un'occhiata anche al resto dell'isola: passiamo per Sant'Angelo, piccolo paesino con le viuzze strette percorse a piedi o da un piccolo mezzo che con 1 euro a persona ti scorazza su e giù; arriviamo al piccolo porticciolo e alla spiaggia dei Maronzi con la sabbia che fuma!





Per gli amanti dei lavoretti: girovagando qua e la ho scovato in un negozietto queste simpatiche borsette con i fiori fatti all'uncinetto!



E' finita la nostra breve vacanza: è tempo di rientrare.

1 comment:

wonder perlina said...

Ischia è bellissima tutto l'anno, il Poseidon è meraviglioso e quando si torna a casa bisogna accontentarsi della vasca da bagno. Per fortuna ci sono i bei ricordi delle vacanze.