Michael Jackson se ne è andato, proprio alle soglie del tour mondiale che doveva segnare il suo grande ritorno nello spettacolo.
Una vita segnata da una infanzia difficile, una adolescenza non priva di scandali giudiziari e soprattutto tanti problemi di salute che hanno minato il suo fisico ma non la sua arte.
Si è spento così il re del pop, fenomeno mediatico del nostro tempo, e la morte calca ancora di più la mano sulla chiara ed evidente debolezza umana e sulle sue distorsioni istintive .
Chi ama la musica non può non provare una fitta, una sorta di momentaneo soffocamento, nel veder morire artisti come Michael . Non ha importanza quale musica ascolti, è la travolgente forza interiore quasi un perfetto, e finalmente raggiunto, equilibrio delle nostre forze interiori che li rende irraggiungibili.
Ma vederli cadere e morire, non per morte naturale ma autoindotta, dopo aver intravisto quella energia dell’anima , non puoi non sentirti sconfitto, perchè è la consapevolezza umana ad essere il nostro peggior nemico.
Addio Michael, la tua essenza e vitalità saranno quell’elettricità trasportata dal vento che ognuno di noi cercherà di assorbire, almeno in piccolissima parte, per vivere anche un un solo giorno più vero degli altri.
Ti ricorderemo per quello che eri ma anche per ciò che hai voluto dare quando scrivevi "Heal the World".
1 comment:
Bellissima voce, bellissime canzoni. Persona discutibile a parer mio ma chi di noi può giudicare?
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