Saturday 2 June 2007

Storia di un'amicizia

Ho sempre creduto nell'amicizia.
Quand'ero bambina avevo un'amichetta, la ricordo bene anche se ho dimenticato il suo nome. Poi durante l'adolescenza con la mia amica del cuore ho condiviso tanti pomeriggi fuori a giocare nei campi, quando ancora il cemento non aveva invaso la nostra città.
Più tardi è arrivato il gruppo, la comitiva: un periodo felice, tra gli studi e i primi amori e che , ancora oggi, mi ha lasciato una amicizia sincera.
Il tempo passa e con esso crescono anche nuove amicizie.
Nasce molto tempo fa, forte e salda, rafforzata anche dalla nascita dei figli: stessi problemi, stesse realtà quotidiane.
Amicizia, mi dico, significa condividere la gioia, i desideri e le speranze, ma anche le ansie, i dolori e la solitudine.
Amicizia significa ricevere, ma anche dare, comprendere e perdonare.
Amicizia significa confidare i propri pensieri all'altro e se l'altro tace, il nostro cuore non smetterà di ascoltare il suo cuore.
L'amicizia è un dono, è la nostra pace, poichè nasce senza interessi se non quello di scavarsi nello spirito e da esso trarne beneficio.
L'amicizia è la nostra mensa e la nostra dimora.
Ma all'improvviso qualcosa viene a turbare l'amicizia, e la sincerità cede il posto alla finzione. La fiducia diventa diffidenza, la stima ed il rispetto sono posti in dubbio. Vengo chiamata per essere giudicata. Provo a recuperare, ma qualcosa si è spezzato. La sincerità e la schiettezza dunque non ripagano.
Dove ho sbagliato? Cos'era dunque questa amicizia? E' bastato che qualcuno ponesse voce per dare discredito a tutto ciò?
Oggi restano solo i ricordi: le foto delle vacanze, delle feste e delle tante ricorrenze. Resta una telefonata ogni tanto, qualche rara serata trascorsa insieme, un po' di ipocrisia e...tanta, tanta amarezza.
Che ne è stato delle bellissime serate davanti a al caminetto acceso con tante castagne bruciacchiate, e quante risate al tavolo del Trivial? Che ne è stato delle ansie e delle angosce condivise per i nostri figli, per le loro incertezze, per il loro futuro, per le lacrime asciugate con il nostro amore?

2 comments:

Anonymous said...

Cara Mina, quante volte t'ho sentita soffrire per persone che non lo meritano!Apri il tuo cuore con più attenzione e non pretendere il soprannaturale da chi vale molto meno d'un comune mortale!Chi ti è amico vero sa apprezzarti e dovrebbe godere del tuo prodigarti...gli altri lasciali stare e come diceva quel tale "non ti curar di loro, ma guarda e passa"!!!

Mina said...

Grazie Senninha,
ma tu, come me, sai quanto questo è difficile e doloroso.
Giuro però che ci sto provando!