Hende e Sheila Pistorius dovevano prendere una decisione difficile. Consultarono i medici. Cercarono pareri di esperti. Alla fine si convinsero: era una scelta da fare. Per il loro piccolo «Oz», come amavano chiamarlo, un batuffolo di meno di un anno, non poteva esserci altra possibilità. «Va bene, amputategli le gambe», dissero ai medici. Oscar era nato con una malformazione congenita, senza i talloni dei piedi. I medici allora gli amputarono le gambe. Sotto il ginocchio. Aveva undici mesi. Due mesi dopo gli misero le prime protesi.
«Non sono una persona disabile - dice oggi Oscar , il ragazzo di Pretoria, il super atleta nordafricano-. Sono semplicemente una persona senza le gambe».Gli era stato vietato di correre alle Olimpiadi di Pechino 2008 perché le protesi lo faciliterebbero. Ma il Tribunale di arbitrato sportivo di Losanna qualche giorno fa ha detto si!Tutti i suoi sacrifici, tutte le sue paure e le sue angosce riposte in un paio di protesi, lui “ diversamente abile” ma più abile degli “abili” ha già vinto la sua battaglia personale. Il suo sogno presto sarà esaudito.
"Perdente non è chi arriva ultimo in una gara, ma chi si siede e sta a guardare."- questo ha detto sua madre -
E lui non starà guardare"Perdente non è chi arriva ultimo in una gara, ma chi si siede e sta a guardare."- questo ha detto sua madre -
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